L’esame semeiotico tattile del polso radiale

L'essenziale

L’interpretazione tattile del polso radiale a scopo diagnostico può essere un utile esame complementare alla visita medica generale o specialistica per approfondire e capire la strutturazione degli squilibri funzionali nel contesto dell’unità psicofisica del soggetto. Si tratta semplicemente di riconoscere in specifiche zone del tratto prestiloideo dell’arteria radiale del polso, secondo una mappa tramandata nei secoli dalle tradizioni e verificate dall’esperienza clinica, differenti qualità fisiche dell’impulso e tradurle sia secondo i criteri epistemologici tradizionali che medici moderni in un ausilio complementare molto utile alla diagnosi e prescrizione.

Approfondimento

Come accennato nel paragrafo sulla Fitoterapia, essa ha raccolto e trasportato in un linguaggio attuale l’eredità delle maggiori tradizioni etnomediche attraverso la recente formulazione del paradigma PNEISA ©®, che considera ogni essere umano come un’irripetibile unità Psico-Neuro-Endocrino-Immuno-Somatica-Ambientale dinamica e interattiva. Il modello di uomo e dei fenomeni come suggeriti dalle antiche arti mediche sono ripresentati con un linguaggio adeguato agli attuali strumenti di conoscenza, misura e analisi.

L’entità corporea umana è riconosciuta essere il punto d’incontro, scambio e contatto tra i mondi del pensiero, del sentimento, delle emozioni, delle pulsioni e degli istinti, che compongono la struttura sottile del campo informativo di forze fisiche e chimiche su cui si modellano ogni attimo tessuti, organi e sistemi organi, e l’ambiente che la circonda.

Embriologicamente e fisiologicamente la funzione necessaria all’organismo crea l’organo nella sua anatomia, struttura e destinazione.

L’impulso adattativo dell’organismo nei vari sistemi, organi, tessuti, cellule e mondo intracellulare, ai messaggi della PNEI e dell’ambiente è uno dei sistemi più riconosciuti a livello evoluzionistico. Quando si valuta l’insieme delle sfere: dell’istinto, delle pulsioni, delle emozioni, dei sentimenti, del pensiero verbale, del pensiero immaginativo e di quello creativo/ideativo con le aree di organi e funzioni a esse collegate è inevitabile osservare come in maniera biochimica e fisica esse interagiscano costantemente con il macrofenomeno corporeo. Gli organi si comportano come uno specchio e riflettono i mondi esteriori e interiori all’essere umano; potremmo definirli “organi specchio”©.

Un esame clinico strategico e complementare, facente parte dei “codici epistemologici appartenenti alla medicina tradizionale” [1] è l’esame semeiotico tattile tradizionale del polso radiale tradotto attualmente per comodità di comunicazione con i criteri diagnostici della medicina scientifica/contemporanea in un’interpretazione tradizionale moderna e topografica. Con la pratica esso porta a tradurre le oggettive qualità percepibili su precisi punti anatomici dell’arteria in squilibri della fisiologia e delle emozioni a esse collegate.

L’esame permette un’altra visione d’insieme delle correlazioni corporee dando un senso di precedenza e individuando la catena di successione degli eventi morbosi. Ogni sintomo è considerato un messaggio, una vera e propria informazione degli organi specchio riguardo all’unità PNEISA.

Ecco che compare un’altra possibilità di metodologia d’intervento terapeutico e prescrittivo in cui si accompagna la coscienza dell’individuo nel suo percorso unico e individuale! Così si recuperano completamente gli insegnamenti delle antiche tradizioni.

Semplificando: una forza centrifuga rapida è trasmessa tramite un fluido, con le sue caratteristiche fisiche e chimiche, a un sistema vasale elastico con le proprie particolarità. Cessata la forza primaria applicata, il sistema risponde trasportando dai diversi principali organi pieni e cavi, i contro-impulsi di riflessione, delle onde pressorie dei battiti cardiaci, con tutte le caratteristiche acquisite qualitative, corporee o psichiche, in maniera particolarmente chiara all’arteria radiale del polso.

Nei millenni le sedi di proiezioni degli organi sulla superficie del tratto prestiloideo dell’arteria radiale sono stati classificati e codificati con precisione tale da dare una mappa topografica degli organi che ora è traducibile in termini e logiche moderne.

Il mondo vegetale non è solo un semplice contenitore di principi attivi misurabili dalle più moderne apparecchiature quali l’HPLC o la RM, ma soprattutto un essere vivente; in altre parole anche le piante vanno riconosciute nella loro unicità relazionale e specificità d’azione anche su ottave superiori come fonte di campi d’informazioni (modelli frattalici e di memorie), con le relative conseguenze a livello terapeutico.

Per questo la Fitoterapia Medica utilizza due tipi di preparazioni:

1) derivanti dall’industria e dalla tecnologia, che ci dona estratti standardizzati e ad alto titolo di principi attivi. Questi se correttamente prescritti, assicurano una riproducibilità di effetto, efficacia e di prevedibilità d’ interazione farmacologica. Purtroppo troppo spesso sono posti all’interno di quella categoria di prodotti chiamati integratori alimentari.

2) prodotti erboristici di qualità derivanti dalle tradizioni etnomediche tradizionali sparse nel mondo. Questi ultimi preparati generalmente, che pur non dando garanzie di stretta standardizzazione devono rispondere ai criteri di sicurezza qualitativa, spesso hanno la proprietà di andare a equilibrare l’essere umano anche nella sua costituzione più invisibile del campo di informazione emotiva, ma non meno reale di quella corporea.

Ogni singola pianta e ogni singolo prodotto che la contiene nella sua forma estrattiva, talvolta associata ad altre piante medicinali, ha oltre alla farmacocinetica e dinamica che le sono propri, certi tipi di qualità intrinseca alla loro natura tipiche del linguaggio epistemologico della medicina tradizionale.

[1] Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente i criteri e le modalità per la formazione ed il relativo esercizio dell’agopuntura, della fitoterapia e dell’omeopatia da parte dei medici chirurghi ed odontoiatri”. (SALUTE) Codice:4.10/2013/2 (Servizio III) Accordo ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281.

Conclusioni

La malattia può essere vista e compresa come importante informazione, non da sopprimere in modo cieco, ma da considerare come importante segnale specchio di come invitare la fiamma della coscienza a prendere consapevolezza sulla qualità del suo stato di lontananza dalla natura che gli è propria nei confronti dell’ambiente interno ed esterno. Attraverso il tatto è percepibile sia il grado e qualità di copertura della pulsazione e quindi lo stato di una eventuale intossicazione, che le caratteristiche fisiche della pulsazione: leggera, pesante, secca, fredda, ruvida, sottile, calda, acuta, pungente, umido, untuoso, pesante, appiccicosa, dolce, fredda, lenta, unta, ecc. Questa importante informazione può diventare un vero e proprio “filo d’Arianna”.  L’esame semeiotico tattile dell’arteria radiale nel suo tratto prestiloideo  utilizzato in maniera complementare all’esame clinico generale e con la conferma di esami ematochimici, strumentali moderni può diventare un mezzo per comprendere in pochi istanti l’interezza dell’essere umano.

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