Definizioni Fitoterapia Medica

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Pianta: Le piante sono organismi pluricellulari foto autotrofi, costituiti da cellule eucariotiche vacuolate e con pareti cellulosiche e dotati di un sistema di relazione sensoriale-(neuro-like) di tipo chimico e fisico. Questa particolarità già citata da Darwin nelle pagine finali del “The Power of Movement in Plants” [1] è stata poi ultimamente ampliata e sviluppata da vari ricercatori, tra cui: Cleve Bakster nel suo libro “Primary Perception: Biocommunication With Plants, Living Foods and Human Cells” [2] e il Prof Mancuso Stefano [3]. Esaustivo è il filmato di Cleve Bakster.

Pianta Medicinale: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è un organismo vegetale che contiene in uno dei suoi organi sostanze che possono essere utilizzate a fini terapeutici o che sono i precursori di emisintesi di specialità farmaceutiche.

Pianta Officinale: indica quelle piante inserite all'interno di elenchi ufficiali come utilizzabili dalle officine farmaceutiche, a prescindere dal fatto che queste abbiano o meno proprietà di tipo medicinale propriamente detta. Quindi, comprende un grande insieme di piante utili in campo farmaceutico, cosmetico, liquoristico, industriale, ecc. tra cui il sottoinsieme delle Piante Medicinali.

Droga: Gli organi fondamentali o i secreti ed escreti della pianta, raccolti ed usati ai fini terapeutici si definiscono droghe vegetali. LA F.U.-XIIa ed. definisce: “Le droghe vegetali sono essenzialmente piante intere, frammentate o tagliate, parti di piante, alghe, funghi, licheni in uno stato non trattato, generalmente sotto forma essiccata, ma talvolta fresche. Sono anche considerati droghe vegetali alcuni essudati che non sono stati sottoposti ad uno specifico trattamento. Le droghe vegetali vengono definite con precisione dal nome scientifico botanico secondo il sistema binomiale (genere, specie, varietà e autore) [4] (Fig.:1). Quindi la droga è una pianta intera o una sua parte che agisce su un organismo vivente tramite il principio attivo che contiene.

Formulazione o preparazione galenica: si intende la formula medicamentosa secondo cui la droga vegetale viene preparata per essere somministrata.

È errore comune, ritenere che formulazioni galeniche differenti di una stessa droga abbiano medesimo bersaglio ed efficacia terapeutica. Questo perché si differenziano sia nel tipo, che nella concentrazione dei principi in essa contenuti. Avremo così azioni: farmaco dinamiche, farmacocinetiche e biodisponibilità notevolmente differenti

Una droga che può essere sottoposta a processi estrattivi o conservativi diversi. Otterremo così differenti formulazioni medicamentose della stessa: il taglio-tisana, le polveri, gli estratti idroalcolici, gli estratti secchi a basso o alto titolo in flavonoidi ecc... I fitocomplessi delle differenti preparazioni galeniche della medesima droga considerata sono incomparabili. Questa osservazione, insieme all’utilizzo di prodotti titolati e standardizzati nei principi attivi, diventa uno dei fondamentali criteri CONSORT [5] per la preparazione, conduzione di trial clinici e la valutazione critica degli articoli pubblicati in fitoterapia medica. [6]

Le forme farmaceutiche sono i prodotti Medicinali Vegetali finiti: cioè come il preparato galenico è presentato in forma farmaceutica per essere somministrato, che corrisponde alla forma con cui lo si trova in commercio: capsule (cps), compresse (cpr masticabili, effervescenti, solubili e disperdibili, orosolubili, sublinguali e muco adesive, rivestite o non rivestite), perle, sciroppi, succhi, elisir, collutori, flaconi, buste, buste filtro, ovuli, clismi, fiale (fl per uso orale, sottocutaneo o parenterale), colliri, clismi, gel, creme ed unguenti, oli, lozioni, supposte…

Fitocomplesso:

- da un punto di vista teorico è l’entità biochimica dinamica ed unitaria di una Pianta Medicinale, risultante dall’attività metabolica di Vita di quel determinato organo in quello specifico ambiente, nell’istante di tempo valutato;

- dal punto di vita pratico, chimico e farmacologico, è l’insieme di tutte le sostanze che caratterizzano una determinata droga vegetale, nella formulazione galenica considerata. Immaginiamolo come un insieme di migliaia di molecole interattive, alcune definite “principi attivi ad attività primaria”, altre definite “principi attivi ad attività secondaria”, che collaborano e coadiuvano con le prime, modulandone la farmacocinetica, l’assorbimento, il metabolismo, l’eliminazione e di conseguenza il profilo farmacologico, e, infine, altre definite “ principi inerti o non direttamente attivi”.

 

[1] Charles Darwin “Concluding remarks” in The Power of Movement in Plans”.Pag 573

[2] Cleve Bakster “Primary Perception: Biocommunication With Plants, Living Foods and Human Cells” White Rose Millennium Pr; illustrated edition edizione (ottobre 2003)

[3] “Root apex transition zone as oscillatory zone.” Baluška F, Mancuso S. Front Plant Sci. 2013 Oct 2;4:354

[4] Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana XII Ed. 2008- Istituto Superiore della Sanità pag 831

[5] CONSORT (Consolidated Standards of Reporting Trials)

[6] Ann Intern Med. 2006;144:364-367.: Reporting Randomized, Controlled Trials of Herbal Interventions: An Elaborated CONSORT Statement

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